Il Reddito di Cittadinanza è stato modificato e sostituito da una nuova misura - l’Assegno di Inclusione - che sarà attiva dal 1° gennaio 2024. Nel Decreto Lavoro che arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri il governo prevede l’autorizzazione di una spesa complessiva di oltre 5,4 miliardi di euro nel 2024 e oltre 5,6 miliardi di euro nel 2025 e 2026.
Cosa cambia rispetto al vecchio RCD? Cambia la platea di beneficiari: potrà essere richiesto solo da famiglie in cui ci sono disabili, minorenni oppure anziani over 60. L’importo potrà arrivare a 500 euro al mese, moltiplicati per una scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2. L’Isee necessario per accedere alla misura è salito a 9360 euro (si parlava di 7200 euro). I richiedenti dovranno inoltre avere un reddito familiare sotto la soglia dei 6000 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza. Il valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non può superare i 30mila euro. Non bisogna risultare proprietari di mezzi di trasporto (auto con oltre 1.600 di cilindrata o moto oltre i 250cc), se immatricolati nei tre anni precedenti.
L’assegno sarà erogato solo per 18 mesi, cui seguirà eventuale rinnovo, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi. Lo potrà ricevere soltanto chi è residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Per beneficiare di quest’assegno sarò obbligatorio iscriversi a un’apposita piattaforma, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) con incontri ogni 90 giorni, pena la sospensione del privilegio. E’ previsto inoltre che se il lavoratore che percepisce l’assegno non accetta il contratto di lavoro alla prima disponibilità di almeno 12 mesi perderà l’assegno di inclusione.
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