Lavoro domestico: malattia e giorni retribuiti, cosa sapere

  • Lug, Mer, 2025

Chi assume colf, badanti o baby-sitter deve conoscere bene i diritti e i doveri previsti in caso di malattia del lavoratore o della lavoratrice domestica.

📌 Obblighi del datore di lavoro
Durante la malattia, il datore di lavoro domestico non versa alcuna indennità all’INPS (non è prevista la malattia a carico dell’Istituto), ma deve pagare direttamente al lavoratore una retribuzione per un numero di giorni variabile in base all’anzianità di servizio:
✅ Fino a 6 mesi di anzianità: 8 giorni di malattia retribuiti.
✅ Tra 6 mesi e 2 anni: 10 giorni.
✅ Oltre 2 anni: 15 giorni.

Queste giornate si calcolano per ciascun evento morboso, cioè ogni singolo certificato medico presentato.

📌 Come funziona la certificazione
Il lavoratore deve comunicare tempestivamente la malattia al datore di lavoro e inviare il certificato medico. È importante che la comunicazione sia rapida e tracciabile per evitare contestazioni.

📌 Retribuzione dovuta
Durante la malattia, la paga giornaliera si riduce in base alle regole del contratto collettivo:
✅ 50% della retribuzione giornaliera per i primi 3 giorni.
✅ 100% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno in poi (fino al limite previsto per l’anzianità).

📌 Attenzione alle regole contrattuali
Le regole possono variare leggermente in base al contratto collettivo applicato. È importante conoscerle bene per evitare errori o vertenze.

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